Piccolo post introduttivo su Jekyll, il generatore di siti web statici.
Per tantissimi anni ho usato per questo blog un CMS (Content Management System), con il quale gestivo un cosidetto sito web dinamico, ovvero esisteva un database in cui tutti i dati del sito erano memorizzati, ed era poi il CMS stesso che provvedeva a recuperare tali dati all’occorrenza e a creare “on demand” le pagine web da visualizzare.
All’opposto di un sistema del genere ci sono i siti web statici, nei quali invece le pagine web sono direttamente presenti sul server, senza dover ricorrere ad un database. In, pratica, si ha a che fare con semplici file HTML.
Jekyll è un software che aiuta a generare siti web statici, usando templates per costruire le pagine web per le quali scriviamo i contenuti. Jekyll non usa databases, né è in grado di “hostare” il sito creato, il quale va uploadato su un servizio online per la pubblicazione (ad esempio GitHub Pages).
Ovviamente il ricorso ad un software come Jekyll va valutato attentamente, esistono tipologie di siti che hanno necessariamente bisogno di database e CMS, ma nel caso di siti come il mio, i vantaggi possono essere diversi:
Aggiungo che, tempo permettendo, ci si può divertire a personalizzare l’aspetto del sito a piacimento in maniera piuttosto rapida, non essendo necessaria praticamente alcuna conoscenza avanzata di programmazione.
Nei prossimi post, vedremo l’installazione, la gestione offline/online e la creazione di post con Jekyll.
Stay tuned..